{"id":304,"date":"2020-04-09T20:24:53","date_gmt":"2020-04-09T19:24:53","guid":{"rendered":"https:\/\/eticadigitale.org\/?page_id=304"},"modified":"2023-03-16T22:52:05","modified_gmt":"2023-03-16T21:52:05","slug":"minetest","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/eticadigitale.org\/minetest\/","title":{"rendered":"Il nostro server Minetest"},"content":{"rendered":"\n
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Il gioco dovrebbe essere un diritto di tutt\u025c, e giocare non dovrebbe voler dire regalare dati superflui ad aziende che li useranno per aumentare le loro entrate, o per supportare dittature in giro per il mondo. Sapevate per esempio che League of Legends appartiene al 100%<\/a> alla cinese Tencent? Un’azienda che davanti alla sede principale svetta una statua con scritto “Segui il nostro Partito<\/a>” (con falce e martello annessa) e che ha un influsso tale da aver fatto eliminare a Blizzard un concorrente hongkonghino di Hearthstone per aver espresso supporto verso i suoi connazionali durante la repressione<\/a>. O che Roblox, piattaforma statunitense, \u00e8 diventata multimilardaria tramite lo sfruttamento di minori, il gioco d’azzardo e cartemoneta che nel mondo analogico sarebbero illegali<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

C’\u00e8 quindi il bisogno di creare man mano alternative che non facciano dipendere da certe realt\u00e0. Giochi fatti da tutt\u025c per tutt\u025c, accessibili da tutt\u025c (codice incluso), modificabili da tutt\u025c (se il codice \u00e8 visibile, lo si pu\u00f2 modificare) e che non funzionino da estrattori di dati e abitudini. Per riportare il gioco a quello che dovrebbe essere, senza clausole pi\u00f9 o meno nascoste: un gioco.<\/p>\n\n\n\n

Minetest nasce in quest’ottica: definito erroneamente il “clone” di Minecraft, \u00e8 in verit\u00e0 un motore<\/em> di gioco, ovvero un qualcosa per creare giochi; per la precisione, in questo caso, giochi a cubetti. Rispetto a Minecraft, Minetest permette quindi una personalizzazione molto pi\u00f9 ampia, e la sua natura libera (intesa come software libero<\/a>) permette alla comunit\u00e0 una partecipazione attiva allo sviluppo: chiunque pu\u00f2 suggerire modifiche, prendere parte alla discussione senza intermediari, far girare un server in casa propria se non \u00e8 convint\u0259 di quelli gi\u00e0 esistenti, e via dicendo. Inoltre, gira anche sui PC pi\u00f9 datati, ed \u00e8 completamente gratuito, rifiutando le logiche della competivit\u00e0 e del profitto, incentrandosi invece su quelle della solidariet\u00e0 e del dono.<\/p>\n\n\n\n

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Per supportare ci\u00f2, Etica Digitale si impegna da anni a portare nuovi contenuti su Minetest, collaborando sia al codice sorgente che sviluppando A.E.S.<\/strong>, il primo server a ricalcare i tanto amati minigiochi su Minecraft. Abbiamo sviluppato in casa svariate modalit\u00e0, tra cui un pacchetto texture che \u00e8 diventato primo<\/a> nella sua categoria (Soothing 32), e arena_lib<\/a>, una libreria per qualsiasi programmator\u0259 che volesse creare un minigioco senza dover partire da zero. Grazie a quest’ultimo contenuto e alla partecipazione di altr\u025c sviluppator\u025c in giro per il mondo sono poi nati nuovi minigiochi, di cui una parte disponibili proprio su A.E.S.. Tutto ci\u00f2, si intende, rigorosamente software libero, nello stesso spirito che caratterizza il motore di gioco (trovate ogni riga battuta qui<\/a>).<\/p>\n\n\n\n

\u2b07\ufe0f Scarica Minetest<\/a>
\ud83d\udcd6
Libro del moddaggio<\/a> (per chi vuole sviluppare nuovi contenuti)
\ud83d\udcac
Comunit\u00e0 Matrix di A.E.S.<\/a> (internazionale)<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Il gioco dovrebbe essere un diritto di tutt\u025c, e giocare non dovrebbe voler dire regalare dati superflui ad aziende che li useranno per aumentare le loro entrate, o per supportare dittature in giro per il mondo. Sapevate per esempio che League of Legends appartiene al 100% alla cinese Tencent? Un’azienda che davanti alla sede principale […]<\/p>\n","protected":false},"author":3,"featured_media":0,"parent":0,"menu_order":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","template":"","meta":{"footnotes":""},"blocksy_meta":{"styles_descriptor":{"styles":{"desktop":"","tablet":"","mobile":""},"google_fonts":[],"version":6}},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/304"}],"collection":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/pages"}],"about":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/types\/page"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/users\/3"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=304"}],"version-history":[{"count":11,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/304\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":2676,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/304\/revisions\/2676"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=304"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}