{"id":152,"date":"2020-03-13T11:02:00","date_gmt":"2020-03-13T10:02:00","guid":{"rendered":"https:\/\/eticadigitale.org\/?p=152"},"modified":"2022-11-20T18:09:23","modified_gmt":"2022-11-20T17:09:23","slug":"alternative-digitali-ai-tempi-del-covid-19","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/eticadigitale.org\/2020\/03\/13\/alternative-digitali-ai-tempi-del-covid-19\/","title":{"rendered":"Alternative digitali ai tempi del COVID-19"},"content":{"rendered":"\n

L’articolo \u00e8 stato realizzato in collaborazione con LeAlternative<\/a>, un progetto italiano di divulgazione di strumenti che rispettino la privacy delle persone<\/em><\/p>\n\n\n\n

Questo articolo \u00e8 scritto in piena emergenza coronavirus COVID-19 in Italia e nasce per un\u2019esigenza che ci sta particolarmente a cuore. L\u2019emergenza sanitaria ha infatti bloccato la maggior parte degli incontri e degli spostamenti privilegiando le videoconferenze, le videochiamate e lo smart working. Quali alternative ai tempi del COVID-19? Esistono alternative a Skype, a Microsoft Teams, a Google Classroom oppure a Google Hangouts Meet? Perch\u00e9 purtroppo per molte realt\u00e0, anche pubbliche, sono infiniti<\/a> gli esempi dove si \u00e8 preferito utilizzare Skype al posto di alternative open source. Anche per le scuole<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

Non siamo ovviamente contrari n\u00e9 allo smart working n\u00e9 alle videoconferenze. Ha per\u00f2 davvero poco senso questa pubblicit\u00e0 gratuita ed immotivata ad una societ\u00e0 privata come Microsoft e a Skype, che ha adottato posizioni moralmente discutibili nel corso degli anni. Si prenda per esempio la delocalizzazione delle analisi delle conversazioni di Skype<\/a> in paesi come la Cina, paese che filtra ogni contenuto internet<\/a>, avvenuta l\u2019anno scorso; con tra l\u2019altro misure di sicurezza non all\u2019altezza dello standard<\/a>. O le posizioni prese dalla Microsoft per la costruzione di uno Skype cinese personalizzato<\/a> gi\u00e0 dal lontano 2006, che aderisse alla censura del governo cinese pur di potersi espandere. E come possiamo lasciare le lezioni degli alunni a servizi come Google Classroom, la compagnia per eccellenza che ha fatto del surplus comportamentale (ovvero il raccogliere pi\u00f9 dati di quelli che gli servono effettivamente) la sua prima fonte di guadagno<\/a>? Siamo esseri sociali, e vedere come stiamo rimanendo in piedi aiutandoci l’un l’altro nonostante l’isolamento \u00e8 una cosa bellissima: lezioni e corsi gratuiti, video divulgativi, challenge di disegno, elenchi di cose da fare per tenersi impegnati, comunit\u00e0 che nascono, live di calligrafia, universit\u00e0 attive. Questo e tanto altro sta succedendo in Italia, e sarebbe un peccato permettere a compagnie ispirate dal solo guadagno a spesa delle nostre abitudini, dello spazio privato, di approfittarsi di tutto ci\u00f2.<\/p>\n\n\n\n

Per tutti: alternative a Skype e lezioni live sui social<\/h4>\n\n\n\n

Jitsi<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Jitsi \u00e8 un\u2019ottima alternativa gratuita per chat, chiamate di gruppo, videochiamate e videoconferenze e la sua peculiarit\u00e0 \u00e8 che, oltre all\u2019app ufficiale per telefono, \u00e8 lanciabile persino da browser dal suo sito ufficiale<\/a>! Se optaste per questa opzione, vi ricordiamo sempre di usare browser incentrati sulla privacy come Firefox piuttosto che Chrome (qui \u00e8 spiegato come impostare Firefox al meglio<\/a>). Inoltre, per chi vuole avere il programma nelle proprie mani e non affidarsi al loro server, essendo open source<\/a>, se avete le capacit\u00e0 necessarie potete hostarlo direttamente da casa vostra. Jitsi \u00e8 anche crittografato end-to-end<\/a> per una maggiore sicurezza ed \u00e8 disponibile sia ufficialmente per Android<\/a> (anche F-Droid<\/a>) e iOS<\/a>, sia per Windows, Linux e Mac<\/a> grazie alla sua community. Vi linkiamo una semplice guida passo passo<\/a> della docente di matematica e fisica Laura Tonelli che ci spiega come funziona. Qui invece una guida scritta<\/a>, se preferite.<\/p>\n\n\n\n

Jami<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Jami \u00e8 un\u2019alternativa multi-piattaforma perfetta per sostituire Skype. \u00c8 disponibile per Windows<\/a>, Linux<\/a>, Mac<\/a>, iOS<\/a> e Android<\/a>. Con Jami \u00e8 possibile inviare messaggi, effettuare chiamate e videochiamate, condividere il proprio schermo e fare delle videoconferenze di gruppo. \u00c8 gratuito, sicuro (con crittografia end-to-end<\/a>) ed open source<\/a>! Inoltre, caratteristica importante per la propria privacy, non ha un server proprietario ma \u00e8 completamente peer-to-peer<\/a>.\u200b\u200b\u200b\u200b\u200b\u200b\u200b<\/p>\n\n\n\n

Insegnamento: alternative a Microsoft Teams e Google Classroom<\/h4>\n\n\n\n

BigBlueButton<\/strong><\/p>\n\n\n\n

BigBlueButton \u00e8 un\u2019applicazione open source<\/a> da installare su un server ed \u00e8 un\u2019alternativa professionale per le lezioni online a costi irrisori (a carico dell\u2019istituzione, gli studenti non pagano). Dispone di decine di funzionalit\u00e0: condivisione schermo, chat, videochiamate, videoconferenze, lavagne condivise, stanze separate per lavori in gruppo e altre<\/a>. Il tutto con un supporto commerciale<\/a> di molteplici aziende. Essendo poi in HTML5 non \u00e8 necessario installare app per utilizzarlo, baster\u00e0 semplicemente il vostro browser. Secondo alcuni test<\/a> ha funzionato alla grande. Speriamo di vederlo prima o poi in versione \u201cone-click\u201d utilizzabile per tutti facilmente, invitando nel frattempo le istituzioni scolastiche a prenderlo in considerazione per il rispetto del proprio corpo scolastico e degli studenti.<\/p>\n\n\n\n

Jitsi<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Il gi\u00e0 citato Jitsi pu\u00f2 essere utilizzato, seppur con meno funzioni rispetto al precedente, come strumento per videolezioni.<\/p>\n\n\n\n

Altre alternative ai tempi del COVID-19<\/h4>\n\n\n\n

Signal<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Alcune aziende fanno affidamento ai gruppi su Whatsapp per parlare di lavoro. Come abbiamo gi\u00e0 visto<\/a> questo \u00e8 un male sotto molti punti di vista. Convincete i colleghi (ed il capo) ad usare Signal, per garantire che nessun\u2019azienda usi le vostre abitudini (lavorative, ma anche private) per fare ancora pi\u00f9 soldi. Signal protegge lo smart working e la propria privacy, ed \u00e8 disponibile su Android<\/a>, iOS<\/a>, Linux<\/a>, Windows e Mac. Per chi non vuole passare per gli store, l’apk pu\u00f2 essere inoltre scaricata dal sito ufficiale<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

PeerTube<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Se volete caricare video a libero accesso, tipo dei tutorial, vi consigliamo PeerTube. PeerTube \u00e8 simile a YouTube, ma evita che i dati finiscano in mano a Google. Ognuno pu\u00f2 tirare su la propria versione di PeerTube, come l\u2019istanza italiana di Peertube.uno<\/a> dove potete appunto registrarvi per caricare i vostri video. Sottolineiamo che l\u2019intento di PeerTube NON \u00e8 monetizzare, e nel caso voleste farlo, potete usare siti esterni per donazioni come ad esempio Patreon<\/a> o Liberapay<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

CryptPad<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Se invece volete condividere documenti stile Google Drive, potete farlo grazie a CryptPad<\/a>. Essendo un sito Zero Knowledge<\/a>, al contrario di Google il server non pu\u00f2 sapere cosa scrivete nei file che create, che siano fogli di testo, tabelle di calcolo o presentazioni. Per registrarvi basta un nickname e una password (quindi conservatela per bene, perch\u00e9 non potete recuperarla!), potete scegliere con chi condividere i vari file, organizzarvi lo spazio in cartelle e supporta il lavoro in contemporanea. CryptPad \u00e8 open source<\/a> e dispone sia di una versione gratuita che una versione a pagamento pi\u00f9 ampia, con pi\u00f9 spazio a disposizione. Se vi interessa abbiamo scritto una guida in merito con altri siti simili a confronto qui<\/a>.<\/p>\n\n\n\n


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Strumenti alternativi per non svendere la propria privacy nella vita online esistono: ecco quali<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":153,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":"","_share_on_mastodon":"1"},"categories":[67,9],"tags":[11,19,20,45,47],"blocksy_meta":[],"share_on_mastodon":{"url":"","error":""},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/152"}],"collection":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/users\/4"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=152"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/152\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":1841,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/152\/revisions\/1841"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/media\/153"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=152"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=152"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/eticadigitale.org\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=152"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}