{"id":2957,"date":"2025-02-07T18:10:40","date_gmt":"2025-02-07T17:10:40","guid":{"rendered":"https:\/\/eticadigitale.org\/2025\/02\/07\/paragon-chiariamo-la-questione-del-programma-spia-nel-telefono\/"},"modified":"2025-02-07T18:10:40","modified_gmt":"2025-02-07T17:10:40","slug":"paragon-chiariamo-la-questione-del-programma-spia-nel-telefono","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/eticadigitale.org\/2025\/02\/07\/paragon-chiariamo-la-questione-del-programma-spia-nel-telefono\/","title":{"rendered":"\ud83c\uddee\ud83c\uddf9 Paragon: chiariamo la questione del programma spia nel telefono delle persone critiche del governo"},"content":{"rendered":"

Pochi giorni fa \u00e8 emerso che giornalist\u025c e attivist\u025c in Italia sono stat\u025c vittime di sorveglianza tramite il programma spia Graphite, sviluppato dall’azienda israeliana Paragon Solutions.
\nQuesto programma, teoricamente destinato alla lotta contro il crimine e il terrorismo, \u00e8 stato usato per infiltrarsi nei dispositivi di almeno 90 persone nel mondo, tra cui Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e Luca Casarini, attivista di Mediterranea Saving Humans.<\/p>\n

L’attacco informatico \u00e8 avvenuto tramite WhatsApp, con un metodo sofisticato che permette l’infezione senza che la vittima compia alcuna azione. Una volta installato, Graphite pu\u00f2 intercettare messaggi, accedere a foto e contatti, tracciare la posizione e persino attivare microfono e fotocamera all’insaputa dell’utente.<\/p>\n

Una volta scoperto l’attacco, WhatsApp ha avvisato le vittime, inviando anche una diffida a Paragon Solutions. Il governo italiano ha minimizzato la vicenda, affermando di aver monitorato solo sette numeri senza includere giornalist\u025c o attivist\u025c. Ma, in tutta risposta, la societ\u00e0 israeliana ha reagito sospendendo il contratto con l’Italia, segnalando che il Paese ne aveva violato le condizioni.<\/p>\n

La questione \u00e8 arrivata fino alla Commissione Europea, che ha espresso preoccupazione per la sorveglianza illegale, specialmente se diretta contro giornalist\u025c e opponenti politic\u025c. Questo caso si inserisce in un contesto pi\u00f9 ampio di crescita dell\u2019industria dei programmi spia. Perch\u00e9 se perfino i governi democratici usano questi strumenti con la giustificazione della lotta al crimine, la linea tra sicurezza e controllo politico diventa sempre pi\u00f9 sfumata. Lo dimostrano i casi analoghi di Pegasus e Predator, programmi simili utilizzati in diversi Paesi per spiare attivist\u025c e giornalist\u025c.<\/p>\n

Il caso di Cancellato e Casarini \u00e8 emblematico: entrambi non sono criminali n\u00e9 terroristi, ma le loro posizioni critiche nei confronti del governo potrebbero averli resi bersagli. Se la sorveglianza pu\u00f2 colpire chiunque, inizia a essere difficile parlare di societ\u00e0 democratica.<\/p>\n

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