{"id":372,"date":"2020-07-04T16:17:01","date_gmt":"2020-07-04T14:17:01","guid":{"rendered":"https:\/\/eticadigitale.org\/?p=372"},"modified":"2022-11-20T18:11:35","modified_gmt":"2022-11-20T17:11:35","slug":"cara-distopia-listruzione-ai-tempi-del-covid-19","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/eticadigitale.org\/2020\/07\/04\/cara-distopia-listruzione-ai-tempi-del-covid-19\/","title":{"rendered":"Cara distopia: l’istruzione ai tempi del COVID-19"},"content":{"rendered":"\n
In data 23 giugno abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di uno\/a studente\/ssa che lamenta come la rinomata Accademia di Brera abbia inviato agli studenti una mail insolita: per sostenere l\u2019esame obbligatorio Fondamenti di Informatica, spiega la mail, gli studenti dovranno connettersi alla piattaforma Zoom ed esibire all\u2019insegnante la propria carta d\u2019identit\u00e0 e codice fiscale via webcam. Per prepararsi al test viene fornita una simulazione accessibile a tutti che, parole dell\u2019accademia<\/a>, \u00e8 comparata a quei \u201ctutorial formativi spiritosi\u201d degli ultimi tempi perch\u00e9 \u201cl\u2019informatica \u00e8 di per s\u00e9 un argomento noioso\u201d. Quanti danni pu\u00f2 quindi comportare un atteggiamento simile? La risposta \u00e8 tanti.<\/p>\n\n\n\n Ci siamo dilungati gi\u00e0 abbastanza<\/a> su come Zoom non sia una piattaforma incentrata sulla privacy, finendo negli ultimi mesi al centro di numerosi scandali riguardo sicurezza, riservatezza ed etica. Le ultime novit\u00e0 riguardano il tentativo di rendere la privacy un diritto solo dell\u2019utenza pagante perch\u00e9 \u201cvogliamo comunque collaborare con l\u2019FBI<\/a>\u201d (facendo poi un passo indietro<\/a>), e la sospensione degli account di alcuni attivisti cinesi<\/a> che avevano svolto una veglia su Zoom in ricordo di Piazza Tiananmen 1989, perch\u00e9 l\u2019azienda voleva essere in linea con le leggi locali dei singoli stati (ma 1. alcuni attivisti come Zhou Fengsuo<\/a> sono cittadini americani e 2. non c\u2019\u00e8 una legge in Cina che vieti simili veglie). Abbiamo perci\u00f2 inviato una e-mail\/lettera aperta<\/a> all\u2019Accademia nella speranza che rivalutasse uno strumento simile \u2013 soprattutto quando si tratta di documenti altamente personali come carta d\u2019identit\u00e0 e codice fiscale \u2013 ma non abbiamo ricevuto risposta.<\/p>\n\n\n\n Il test per prepararsi non lascia meno a desiderare: per funzionare ha bisogno di Adobe Flash Player, un programma che viene sconsigliato dall\u2019azienda Adobe stessa<\/a> e che da fine 2020 raggiunger\u00e0 la fine del suo ciclo di vita. Per un programma, raggiungere la fine del ciclo di vita equivale a non ricevere pi\u00f9 n\u00e9 aggiornamenti n\u00e9 assistenza: in altre parole, se viene trovata una falla di sicurezza, questa non verr\u00e0 sistemata e sar\u00e0 sfruttabile per sempre. Ma anche senza guardare al futuro, la nomea di Flash Player riguardo a sicurezza e privacy non gode a prescindere di una buona fama, tanto che \u00e8 uno strumento generalmente e altamente sconsigliato dalla comunit\u00e0 informatica (non sono mancati neanche i problemi etici<\/a>).
In questo caso per\u00f2, non \u00e8 solo il mezzo a essere carente, bens\u00ec anche le domande del test ad essere ambigue se non proprio sbagliate. E la presentazione del test, pi\u00f9 che \u201cspiritosa\u201d sembra una barzelletta (aprite a vostro rischio e pericolo<\/a>). <\/p>\n\n\n\n