A fine 2022, il sito di GitLab è risultato irraggiungibile per giorni nell’area di Hong Kong, se lo si provava ad aprire con il browser di Apple, Safari. Il sito, lungi dall’essere politico, è un semplice contenitore di software per dare vita a siti, app ecc., usato tanto da amatorÉś quanto da aziende.
Al chiedere spiegazioni, nessuna risposta è arrivata né da Apple né da Tencent, la compagnia fornitrice del blocco (famosa per prodotti come WeChat e League of Legends, e già famosa per fungere da braccio censore per lo Stato cinese). I criteri che portano al blocco di un sito sono infatti opachi, permettendo alle compagnie di giustificarsi dietro a un termine generico – in questo caso “sito con informazioni non verificate”, la scritta che appariva al caricare la pagina.
Questa non è la prima volta che, in nome degli affari, Apple si china al volere della Cina: un’inchiesta del New York Times dimostrò due anni fa come la Mela avesse silenziato dissidenti, fatto sparire decine di migliaia di app e fornito dati al governo
https://theintercept.com/2023/01/26/apple-china-censorship-hong-kong-gitlab/