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🇫🇮 La compagnia finlandese che allena le IA con le persone in carcere

Se l’inglese come lingua franca è molto diffusa, permettendo di allenare IA inglesi in gran parte del mondo, non è lo stesso per lingue come il finlandese: è per questo che la compagnia finlandese Metroc allena il suo modello linguistico tra le carceri del Paese.

Da un lato c’è chi ritiene questo lavoro (€1,54 all’ora) uno fra tanti che offre il carcere, che non sfrutta gente nel terzo mondo (vedasi OpenAI in Kenia) e che permette di mantenere vivo il patrimonio linguistico-culturale, senza lasciare il predominio linguistico ed economico all’inglese.

Dall’altro c’è invece chi critica come Metroc faccia milioni sottopagando carceratɜ, temendo che la mancanza di freni possa portare a far fare loro lavori del clic provanti, come l’esposizione a immagini disturbanti per etichettarle (vedasi Facebook, sempre in Kenia)

https://www.wired.com/story/prisoners-training-ai-finland/

🇮🇹 Il Ministero dell’Istruzione passerà a mail Microsoft

Il Ministero ha annunciato che da questo mese inizierà la migrazione a indirizzi di posta Outlook, il servizio di corrispondenza elettronica di Microsoft.

Microsoft, in quanto compagnia statunitense, non è in grado di tutelare la privacy dell’utente (in questo caso docenti e personale ATA) come invece richiesto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD, o GDPR in inglese); ciò mette la corrispondenza di un Ministero nelle mani di uno Stato terzo, noto per le sue politiche sulla sorveglianza di massa. Tale cosa è permessa grazie all’accordo di luglio tra UE e USA che tratta gli Stati Uniti come eccezione alla regola – accordo che ha già ricevuto vari ricorsi

https://pillole.graffio.org/pillole/mim-migrazione-della-posta-su-microsoft

🚗 Le macchine sono il prodotto peggiore quando si parla di privacy

Un’indagine di Mozilla Foundation ha analizzato le informative sulla privacy di 25 marchi automobilistici per vedere quanto questi tutelino conducenti e passeggeri: nessuno ha superato la prova.

La raccolta dati è così invasiva che alcune compagnie raccolgono “informazioni genetiche”, altre due (Nissan, Kia) informazioni sulla vita sessuale. L’84% vende o ricondivide i dati raccolti, mentre solo 2 su 25 (Renault e Dacia) danno la possibilità di poter cancellare i propri dati – nonché le uniche due che vendono solo in Europa, che impone il rispetto dell’RGPD (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati)

Le informative sono talvolta così lunghe e astruse (Toyota ne ha 12) che dopo 600 ore di lavoro Mozilla non riesce comunque a carpire informazioni base per fornire una valutazione completa. Subaru si aspetta che sia chi conduce a informare i passeggeri dell’informativa. Hyundai dice di assecondare anche le richieste informali della legge.

La peggiore fra tutte invece è Tesla, l’unica a non raggiungere mezzo punto degli standard. Per non raccogliere dati va richiesta la disabilitazione della connessione; tuttavia, senza connessione il veicolo “potrebbe non funzionare bene, danneggiarsi pesantemente e diventare inoperativo”

https://foundation.mozilla.org/en/privacynotincluded/articles/its-official-cars-are-the-worst-product-category-we-have-ever-reviewed-for-privacy/