Dopo aver già lasciato Twitter X lo scorso ottobre, qualche settimana fa il sito d’informazione Valigia Blu ha annunciato la sua dipartita dai social in mano a Zuckerberg, che avverrà entro fine 2025.
Le due piattaforme non sono più considerate dal sito uno strumento utilizzabile per un’informazione democratica, compromesse “attivamente con il regime e l’ideologia trumpiana, ossia una visione brutale e spietata delle relazioni umane e dei diritti umani, una concezione del potere assoluta e autoritaria, un disprezzo per le più importanti istituzioni democratiche, una macchina propagandistica che non si fa alcuno scrupolo di diffondere disinformazione e fare leva sul linguaggio d’odio, anche se questo significa mettere in pericolo la vita di milioni di cittadini”, scrive la direttrice.
L’annuncio è stato molto discusso, tanto da portare la direttrice a rispondere a varie perplessità in un articolo a parte. Il pensiero può essere racchiuso nelle sue parole: “Oggi ci sentiamo a disagio a vivere la nostra vita digitale dentro uno dei quartieri generali della propaganda di un progetto fascista”, sottolineando come il rifiuto delle grosse industrie tecnologiche statunitensi del 2016 (primo mandato Trump) si sia trasformato in servilismo nel secondo (è tra l’altro di pochi giorni fa la notizia che anche il fondatore di AirBnb farà parte dell’amministrazione).
Valigia Blu non è l’unica a star abbandonando i social commerciali, migrando verso lidi etici come Mastodon: qualche giorno fa la casa editrice britannica Canongate ha abbandonato Twitter X, mentre il mese scorso è toccato (anche) a più di 60 università e istituti di ricerca tedeschi.
https://www.valigiablu.it/facebook-instagram-x-social-valigia-blu/