Una collaborazione internazionale tra servizi segreti e 11 testate giornalistiche (Guardian, Der Spiegel, Le Monde e altre) ha verificato le informazioni contenute nei documenti trafugati da un informatorə, “arrabbiatə per l’invasione dell’Ucraina”.
I documenti appartengono a Vulkan, un’azienda di sicurezza informatica che fa parte del complesso militare-industriale russo: attiva soprattutto col proprio governo, dai documenti risulta come Vulkan abbia lavorato a strumenti finanziati dai servizi segreti russi e usati dal gruppo hacker Sandworm – un gruppo responsabile di gravi attacchi quali manipolazione politica, interferenze nelle elezioni e trafugamento di mail riservate.
Nei Fascicoli si parla poi anche di Amezit, uno strumento ad uso domestico sviluppato da Vulkan. Il suo scopo è quello di prendere possesso delle torri di telefonia mobile e trasmettitori wireless, permettendo di intercettare dissidenti politicÉś o spegnere Internet in determinate zone in caso di necessità. Rilevante anche un suo sottosistema, in grado di effettuare attacchi di disinformazione in larga scala sulla rete.