Il gioco dovrebbe essere un diritto di tuttɜ, e giocare non dovrebbe voler dire regalare dati superflui ad aziende che li useranno per aumentare le loro entrate, o per supportare dittature in giro per il mondo. Sapevate per esempio che League of Legends appartiene al 100% alla cinese Tencent? Un’azienda che davanti alla sede principale svetta una statua con scritto “Segui il nostro Partito” (con falce e martello annessa) e che ha un influsso tale da aver fatto eliminare a Blizzard un concorrente hongkonghino di Hearthstone per aver espresso supporto verso i suoi connazionali durante la repressione. O che Roblox, piattaforma statunitense, è diventata multimilardaria tramite lo sfruttamento di minori, il gioco d’azzardo e cartemoneta che nel mondo analogico sarebbero illegali.
C’è quindi il bisogno di creare man mano alternative che non facciano dipendere da certe realtà. Giochi fatti da tuttɜ per tuttɜ, accessibili da tuttɜ (codice incluso), modificabili da tuttɜ (se il codice è visibile, lo si può modificare) e che non funzionino da estrattori di dati e abitudini. Per riportare il gioco a quello che dovrebbe essere, senza clausole più o meno nascoste: un gioco.
Minetest nasce in quest’ottica: definito erroneamente il “clone” di Minecraft, è in verità un motore di gioco, ovvero un qualcosa per creare giochi; per la precisione, in questo caso, giochi a cubetti. Rispetto a Minecraft, Minetest permette quindi una personalizzazione molto più ampia, e la sua natura libera (intesa come software libero) permette alla comunità una partecipazione attiva allo sviluppo: chiunque può suggerire modifiche, prendere parte alla discussione senza intermediari, far girare un server in casa propria se non è convintə di quelli già esistenti, e via dicendo. Inoltre, gira anche sui PC più datati, ed è completamente gratuito, rifiutando le logiche della competività e del profitto, incentrandosi invece su quelle della solidarietà e del dono.
Per supportare ciò, Etica Digitale si impegna da anni a portare nuovi contenuti su Minetest, collaborando sia al codice sorgente che sviluppando A.E.S., il primo server a ricalcare i tanto amati minigiochi su Minecraft. Abbiamo sviluppato in casa svariate modalità, tra cui un pacchetto texture che è diventato primo nella sua categoria (Soothing 32), e arena_lib, una libreria per qualsiasi programmatorə che volesse creare un minigioco senza dover partire da zero. Grazie a quest’ultimo contenuto e alla partecipazione di altrɜ sviluppatorɜ in giro per il mondo sono poi nati nuovi minigiochi, di cui una parte disponibili proprio su A.E.S.. Tutto ciò, si intende, rigorosamente software libero, nello stesso spirito che caratterizza il motore di gioco (trovate ogni riga battuta qui).
⬇️ Scarica Minetest
📖 Libro del moddaggio (per chi vuole sviluppare nuovi contenuti)
💬 Comunità Matrix di A.E.S. (internazionale)