Steam, noto servizio di distribuzione digitale di videogiochi, ha recentemente modificato la pagina del carrello. Qui è stato inserito un messaggio che chiarisce come, acquistando un gioco digitale, si stia comprando una licenza per utilizzarlo, e non il gioco stesso.
Questo avviene grazie a una nuova legge californiana, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. La legge richiede ai negozi digitali di chiarire se quello che si sta acquistando è il prodotto vero e proprio o solo il permesso per utilizzarlo (la licenza). Seppur l’obbligo sarà valido solo in California, Steam ha scelto di estendere il messaggio a tutta l’utenza per evitare problemi di conformità in futuro.
Le disavventure con le licenze non sono nuove: un esempio recente è il titolo Ubisoft The Crew, che ha visto il gioco sparire da un momento all’altro dalle librerie di chi l’aveva acquistato, dopo che l’azienda aveva revocato le licenze senza preavviso. Ciò ha portato alla nascita della iniziativa europea “Stop Killing Games“, la cui raccolta firme terminerà a luglio 2025.
In risposta, Good Old Games (GOG), piattaforma analoga, ha colto l’occasione per sottolineare la sua filosofia di vendita: al contrario di Steam, i giochi acquistati su GOG non possono essere revocati e rimangono sempre disponibili