🇮🇹 Paragon: chiariamo la questione del programma spia nel telefono delle persone critiche del governo

Pochi giorni fa è emerso che giornalistɜ e attivistɜ in Italia sono statɜ vittime di sorveglianza tramite il programma spia Graphite, sviluppato dall’azienda israeliana Paragon Solutions.
Questo programma, teoricamente destinato alla lotta contro il crimine e il terrorismo, è stato usato per infiltrarsi nei dispositivi di almeno 90 persone nel mondo, tra cui Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e Luca Casarini, attivista di Mediterranea Saving Humans.

L’attacco informatico è avvenuto tramite WhatsApp, con un metodo sofisticato che permette l’infezione senza che la vittima compia alcuna azione. Una volta installato, Graphite può intercettare messaggi, accedere a foto e contatti, tracciare la posizione e persino attivare microfono e fotocamera all’insaputa dell’utente.

Una volta scoperto l’attacco, WhatsApp ha avvisato le vittime, inviando anche una diffida a Paragon Solutions. Il governo italiano ha minimizzato la vicenda, affermando di aver monitorato solo sette numeri senza includere giornalistɜ o attivistɜ. Ma, in tutta risposta, la società israeliana ha reagito sospendendo il contratto con l’Italia, segnalando che il Paese ne aveva violato le condizioni.

La questione è arrivata fino alla Commissione Europea, che ha espresso preoccupazione per la sorveglianza illegale, specialmente se diretta contro giornalistɜ e opponenti politicɜ. Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di crescita dell’industria dei programmi spia. Perché se perfino i governi democratici usano questi strumenti con la giustificazione della lotta al crimine, la linea tra sicurezza e controllo politico diventa sempre più sfumata. Lo dimostrano i casi analoghi di Pegasus e Predator, programmi simili utilizzati in diversi Paesi per spiare attivistɜ e giornalistɜ.

Il caso di Cancellato e Casarini è emblematico: entrambi non sono criminali né terroristi, ma le loro posizioni critiche nei confronti del governo potrebbero averli resi bersagli. Se la sorveglianza può colpire chiunque, inizia a essere difficile parlare di società democratica.

https://www.ilpost.it/2025/02/06/spionaggio-whatsapp-spyware-graphite/