Il 2024 è un anno di grandi elezioni e l’IA ha un ruolo nel determinare gli assetti politici delle maggiori democrazie del mondo. Questo strumento può essere usato per beneficiare tali democrazie se opportunamente regolamentato, tuttavia, se lasciato allo sbando, può fare danni in tre modi fondamentali:
1️⃣ La diffusione di disinformazione online (es. tramite la creazione di iperfalsi, o deepfake). Ne consegue una sempre maggior difficoltà a distinguere il vero dal falso, e la possibilità che le elezioni vengano influenzate da mistificazioni.
2️⃣ La profilazione psicologica che, grazie all’immensa capacità dell’IA di elaborare dati, permette di creare dei profili ancora più dettagliati delle persone. Ciò aumenta le possibilità di manipolarle, con contenuti su misura per influenzarne le opinioni (anche politiche), o spingerle all’astensionismo.
3️⃣ L’amplificazione delle notizie sensazionalistiche e dei contenuti divisivi. Ciò contribuisce a polarizzare la società che, dividendosi su posizioni estreme, si chiude al dialogo e al confronto aperto che fonda la democrazia, impedendo la formazione della necessaria coesione sociale.
I casi della Brexit e delle elezioni statunitensi del 2016 (per citare i più famosi) hanno dimostrato l’efficacia dei processi descritti. Essi minano l’integrità delle elezioni e i processi democratici, mettendo in discussione i princìpi cardine della democrazia e portando alla crisi della fiducia nelle istituzioni e della partecipazione dellɜ cittadinɜ.