Ultime dal digitale

🇺🇸 Sorveglianza in cloud: la frontiera diventa un progetto pilota

Secondo documenti ottenuti da The Intercept, le istituzioni statunitensi anti immigrazione stanno mostrando un vivo interesse per un sistema di intelligenza artificiale avanzata volto a tracciare attività definite “sospette” in contesti urbani – con tutto ciò che comporta un concetto tanto elastico come “sospetto”.

Google Cloud, poi, con la sua piattaforma MAGE, funge da infrastruttura centrale per un progetto di sorveglianza tra USA e Messico. Basato sull’intelligenza artificiale di IBM e di Equitus, il piano prevede l’aggiornamento di circa cinquanta torri e un centinaio di telecamere situate in diverse aree del settore di Tucson. Tali strumenti, precedentemente forniti da un appaltatore della difesa israeliana, diventeranno dotati di capacità di apprendimento automatico per riconoscere persone e veicoli.

Per quanto Google Cloud non risulti parte nella stipulazione del contratto, partecipa comunque al flusso di dati, essendo anzi strumento fondamentale per mettere in dialogo i servizi di sorveglianza. Nei documenti si evince che anche Amazon collabori con la nuvola della frontiera, seppur non specificando esattamente come.

https://theintercept.com/2025/07/23/cbp-border-patrol-ai-surveillance/

https://theintercept.com/2025/04/03/google-cbp-ai-border-surveillance-ibm-equitus/

📲 La Free Software Foundation annuncia il progetto “Librephone”: la libertà informatica nei dispositivi mobili

Per celebrare il 40° anniversario dalla nascita dell’associazione, la Free Software Foundation (FSF) ha annunciato il progetto Librephone: l’obiettivo è realizzare un telefono realmente libero, in cui ogni riga di codice possa essere studiata, modificata e migliorata da chiunque, senza componenti nascosti o software proprietari che agiscano in modo non verificabile.

L’iniziativa nasce da Rob Savoye, veterano del software libero attivo sin dagli anni Ottanta. Con il sostegno della FSF e una donazione di John Gilmore (altro veterano), il gruppo sta analizzando quali dispositivi siano più adatti a essere resi liberi, per poi avviare una fase di ingegneria inversa volta a sostituire i componenti proprietari con alternative libere.

Il percorso non sarà semplice, ma sono determinatɜ a raggiungere l’obiettivo: un sistema in cui l’utente abbia pieno controllo del proprio dispositivo.

https://www.fsf.org/news/fsf-turns-forty-with-a-new-president-and-a-new-campaign

🔦 Dal silenzio al codice sorgente: il percorso di SumUp verso l’adeguamento alle licenze

SumUp è una azienda di tecnofinanza che produce terminali di pagamento. Nel luglio 2024, una volontaria della Free Software Foundation Europe aveva notato come nel loro modello SumUp Solo erano utilizzati componenti software libero, senza però rispettarne la licenza. Questo l’aveva portata a chiederne la fornitura del codice sorgente e della documentazione associata, in quanto non si poteva trasformare tali componenti in software proprietario senza ricadere nell’illecito.

Dopo diversi rifiuti, un anno dopo SumUp ha consegnato alla volontaria una chiavetta USB contenente il codice sorgente del terminale. Ne ha poi aggiornato il software e le interfacce, in modo che dichiarassero l’impiego di software libero e l’accesso al sorgente.

https://fsfe.org/news/2025/news-20250820-01.it.html

🌐 Microsoft ammette che non può tutelare i dati francesi dalle autorità USA

Durante un’audizione al Senato francese del 10 giugno 2025, dedicata al tema della sovranità digitale, Microsoft France ha ammesso di non poter garantire che i dati dei cittadini francesi restino al riparo dall’accesso delle autorità statunitensi.

Il motivo è che l’azienda è soggetta al Cloud Act americano, una legge che consente agli Stati Uniti di richiedere l’accesso ai dati dei clienti, ovunque siano conservati, indipendentemente dalle misure di sicurezza adottate. Questo vale anche se, dal gennaio 2025, i dati dei clienti europei non vengono più trasferiti fuori dall’UE.

L’inchiesta parlamentare è stata avviata in seguito alle polemiche sull’utilizzo della piattaforma Health Data Hub, che gestisce informazioni sanitarie sensibili ed è ospitata su Microsoft Azure.

https://ppc.land/microsoft-cant-protect-french-data-from-us-government-access/

🇮🇹 Il Friuli Venezia Giulia spinge per il software libero

In Friuli, una proposta di legge firmata Open Sinistra FVG vorrebbe che la PA desse la priorità all’utilizzo di software libero: “ogni volta che un ente pubblico decide di usare un software proprietario, deve motivare esplicitamente la scelta. In caso contrario, rischia di perdere i contributi regionali”.

Oltre agli obblighi, la legge mira a piani di promozione dello strumento, coinvolgendo PA, università, centri di ricerca, mondo produttivo e associazioni di categoria. Il testo prevede inoltre un intervento culturale sulla scuola, attraverso percorsi di educazione digitale per sensibilizzare le classi sui vantaggi – etici e pratici – di tale approccio. L’auspicio ultimo rimane quello di creare un modello di legge che possa essere replicato in più regioni.

https://www.orizzontescuola.it/software-libero-nella-pubblica-amministrazione-la-proposta-di-legge-parte-dal-friuli-venezia-giulia-in-cosa-consiste/