La società 3-i spa nasceva con l’idea di unificare le competenze informatiche di INPS, Inail e Istat sotto un unico tetto. Un progetto ambizioso, pensato per creare una società pubblica dedicata allo sviluppo software per modernizzare la pubblica amministrazione, in linea con gli obiettivi del PNRR e lanciato durante il governo Draghi.
L’entusiasmo iniziale si è però presto scontrato con rallentamenti operativi e mancate decisioni politiche. In tre anni, la società è rimasta poco più di un guscio vuoto, con più amministratori e sindaci che dipendenti (quattro presidenti, più un direttore generale). Sopravvive solo grazie a dinamiche politiche e veti incrociati.
Ogni tentativo di darle una direzione concreta è finora fallito. L’unica grande novità è il cambio di nome, da 3-i spa a Indata Pa spa. Una modifica solo formale, che non cambia lo stato delle cose e che si aggiunge alla già frammentata e inefficiente gestione dell’informatica pubblica. Anche perché, ad oggi, nemmeno all’interno del governo è chiaro chi ne abbia davvero la responsabilità.
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