🇮🇳 Portatili Frankenstein: come in India si sta ridando vita ai vecchi dispositivi

Piccole officine in India hanno dato vita ai “portatili Frankenstein”, portatili composti dalle parti riciclate di vecchi dispositivi. Il costo di un frankenstein si aggira attorno ai €100, 8 volte in meno rispetto al prezzo medio di un portatile nuovo: in India tale divario può far la differenza nel poter continuare a permettersi un corso di studi, senza contare che il riuso delle parti di dispositivi contribuisce a diminuire i rifiuti elettronici.

Le aziende che producono tali dispositivi, tuttavia, tentano in ogni modo di rendere i loro prodotti irriparabili, così da forzare l’acquisto dell’ultimo arrivato e complicare la vita a chi tenta di ripararli. L’uso di viti personalizzate e lo scarso accesso ai pezzi di ricambio sono alcune dellle strategie impiegate (abbiamo parlato del diritto alla riparazione qui).

Inoltre, per ottenere parti riciclate bisogna rovistare tra i rifiuti ed entrare in contatto con elementi come piombo, mercurio e cadmio, tossici per la salute. Se venissero impiegate protezioni adeguate questo non sarebbe un problema, ma in un Paese dove a rovistare sono anche minorenni, le protezioni non sono all’ordine del giorno. “Tossisco molto”, ammette un diciottenne. “Ma che ci posso fare? Questo lavoro dà da mangiare alla mia famiglia”.

https://www.theverge.com/tech/639126/india-frankenstein-laptops