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🇵🇸 Palestinesi accusano Microsoft di chiudere i loro account solo perché vengono dalla Palestina

Intervistate dalla BBC, varie persone palestinesi risiedenti all’estero hanno dichiarato come, in questi mesi, siano state tagliate fuori dai loro profili Microsoft senza che l’azienda desse loro una spiegazione.

Microsoft fornisce un piano Skype che, sotto abbonamento, permette di chiamare a buon mercato i cellulari, senza passare per internet. Questo abbonamento è fondamentale per chi vuole comunicare con i propri cari in Palestina, in quanto la rete internet è spesso tagliata dalle truppe israeliane, e le chiamate internazionali sono molto costose. Oltre a ciò, questo si ripercuote anche sulla vita di chi usava quotidianamente servizi Microsoft come l’indirizzo di posta hotmail.

L’azienda sostiene che ci sia stata una violazione dei termini di servizio, senza però specificare quali: un intervistato afferma di aver compilato circa 50 moduli e aver chiamato la compagnia varie volte, non ricevendo tuttavia risposte.

https://www.bbc.com/news/articles/cger582weplo

🤖 Vodafone disattiverà i dispositivi “V-smart” dellɜ utenti, rendendoli inutili

Vodafone ha deciso di spegnere dal 1 agosto 2024 i server su cui si appoggiano i prodotti “smart” venduti da metà del 2020 fino al 2022. Progettati fin dall’inizio con lo scopo di dimostrare le potenzialità dell’Internet delle Cose, ora non diventeranno nient’altro che dei soprammobili.

Questo non è un caso isolato: è di qualche mese fa, per esempio, la notizia di Nissan, dove l’azienda ha deciso di disattivare le app delle sue prime auto elettriche. O quello dei dispositivi per domotica Insteon, che due anni fa staccò i server dei suoi dispositivi senza nessun preavviso.

https://www.dday.it/redazione/49488/vodafone-ha-ucciso-i-suoi-dispositivi-smart-e-chi-li-aveva-comprati-non-puo-far-altro-che-rottamarli

🇺🇸 Negli Stati Uniti la polizia può costringervi a sbloccare il telefono con le impronte digitali

La Corte d’appello ha stabilito che, nonostante il quinto emendamento, ovvero quello che dà il diritto a non autoincriminarsi, è legale per le forze dell’ordine obbligare unə sospettatə a sbloccare il proprio telefono tramite riconoscimento biometrico dei polpastrelli.

Fino ad oggi nessunə era entratə nel merito, ma la Corte d’appello ha autorizzato tale procedura dopo il ricorso di un imputato che era stato obbligato a mettere il suo pollice sul proprio dispositivo. L’imputato sosteneva che, qualora si sbloccasse il telefono davanti allɜ agenti, si rischierebbe di fornire informazioni incriminanti, infrangendo il quinto emendamento.

Tuttavia, secondo la Corte non è così, in quanto questo atto non consisterebbe nella produzione di nuove testimonianze o di nuove prove, bensì sarebbe l’equivalente di un campione di sangue o del riconoscimento delle impronte digitali – informazioni che già possono richiedere.

https://arstechnica.com/tech-policy/2024/04/cops-can-force-suspect-to-unlock-phone-with-thumbprint-us-court-rules/

🔞 Le pubblicità sessualmente esplicite sono vietate su Meta; ma non per le “fidanzate artificiali”

WIRED ha trovato migliaia di annunci sui social di Meta che pubblicizzano app di “fidanzate IA”. Questi annunci presentano chatbot con immagini e testi a sfondo sessuale, spesso raffiguranti donne giovani e stereotipate.

Questi annunci violano le norme di Meta sui contenuti espliciti, ma sembrano non essere controllati. Il problema è stato reso noto da gruppi di lavoranti del sesso, che sostengono ci sia una mancanza di regole chiare e un doppio standard, perpetrando una politica discriminatoria. A loro non è infatti permesso pubblicare contenuti allusivi, mentre questi annunci di chatbot sessuali sono accettati.

Chi sviluppa queste applicazioni non ha risposto alle domande di WIRED su come sono costruite e sui loro algoritmi

https://www.wired.com/story/ads-for-explicit-ai-girlfriends-swarming-facebook-and-instagram/

🇬🇧 Nel Regno Unito sarà vietata la creazione di immagini “iperfalse” senza consenso

L’iperfalso (o “deepfake”) è una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che permette di creare immagini o video estremamente realistici. Questa tecnologia viene spesso abusata per sovrapporre il volto di una persona in contesti compromettenti senza il suo consenso, violando così gravemente la privacy individuale.

Per far fronte al problema, il Regno Unito ha introdotto l’anno scorso l’Online Safety Act, che vietava la diffusione in larga scala di tali contenuti. Ora, con un emendamento al disegno di legge sulla giustizia penale, il governo britannico ha stabilito che la sola creazione di tali immagini, realizzata senza il consenso esplicito dellɜ soggettɜ rappresentatɜ, comporterà una condanna penale e una multa illimitata, a prescindere dalla loro diffusione o meno. Inoltre, qualora tali contenuti vengano diffusi, lɜ responsabili rischiano una pena detentiva.

https://www.theguardian.com/technology/2024/apr/16/creating-sexually-explicit-deepfake-images-to-be-made-offence-in-uk