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🤖 Vodafone disattiverà i dispositivi “V-smart” dellɜ utenti, rendendoli inutili

Vodafone ha deciso di spegnere dal 1 agosto 2024 i server su cui si appoggiano i prodotti “smart” venduti da metà del 2020 fino al 2022. Progettati fin dall’inizio con lo scopo di dimostrare le potenzialità dell’Internet delle Cose, ora non diventeranno nient’altro che dei soprammobili.

Questo non è un caso isolato: è di qualche mese fa, per esempio, la notizia di Nissan, dove l’azienda ha deciso di disattivare le app delle sue prime auto elettriche. O quello dei dispositivi per domotica Insteon, che due anni fa staccò i server dei suoi dispositivi senza nessun preavviso.

https://www.dday.it/redazione/49488/vodafone-ha-ucciso-i-suoi-dispositivi-smart-e-chi-li-aveva-comprati-non-puo-far-altro-che-rottamarli

🇺🇸 Negli Stati Uniti la polizia può costringervi a sbloccare il telefono con le impronte digitali

La Corte d’appello ha stabilito che, nonostante il quinto emendamento, ovvero quello che dà il diritto a non autoincriminarsi, è legale per le forze dell’ordine obbligare unə sospettatə a sbloccare il proprio telefono tramite riconoscimento biometrico dei polpastrelli.

Fino ad oggi nessunə era entratə nel merito, ma la Corte d’appello ha autorizzato tale procedura dopo il ricorso di un imputato che era stato obbligato a mettere il suo pollice sul proprio dispositivo. L’imputato sosteneva che, qualora si sbloccasse il telefono davanti allɜ agenti, si rischierebbe di fornire informazioni incriminanti, infrangendo il quinto emendamento.

Tuttavia, secondo la Corte non è così, in quanto questo atto non consisterebbe nella produzione di nuove testimonianze o di nuove prove, bensì sarebbe l’equivalente di un campione di sangue o del riconoscimento delle impronte digitali – informazioni che già possono richiedere.

https://arstechnica.com/tech-policy/2024/04/cops-can-force-suspect-to-unlock-phone-with-thumbprint-us-court-rules/

🔞 Le pubblicità sessualmente esplicite sono vietate su Meta; ma non per le “fidanzate artificiali”

WIRED ha trovato migliaia di annunci sui social di Meta che pubblicizzano app di “fidanzate IA”. Questi annunci presentano chatbot con immagini e testi a sfondo sessuale, spesso raffiguranti donne giovani e stereotipate.

Questi annunci violano le norme di Meta sui contenuti espliciti, ma sembrano non essere controllati. Il problema è stato reso noto da gruppi di lavoranti del sesso, che sostengono ci sia una mancanza di regole chiare e un doppio standard, perpetrando una politica discriminatoria. A loro non è infatti permesso pubblicare contenuti allusivi, mentre questi annunci di chatbot sessuali sono accettati.

Chi sviluppa queste applicazioni non ha risposto alle domande di WIRED su come sono costruite e sui loro algoritmi

https://www.wired.com/story/ads-for-explicit-ai-girlfriends-swarming-facebook-and-instagram/

🇬🇧 Nel Regno Unito sarà vietata la creazione di immagini “iperfalse” senza consenso

L’iperfalso (o “deepfake”) è una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che permette di creare immagini o video estremamente realistici. Questa tecnologia viene spesso abusata per sovrapporre il volto di una persona in contesti compromettenti senza il suo consenso, violando così gravemente la privacy individuale.

Per far fronte al problema, il Regno Unito ha introdotto l’anno scorso l’Online Safety Act, che vietava la diffusione in larga scala di tali contenuti. Ora, con un emendamento al disegno di legge sulla giustizia penale, il governo britannico ha stabilito che la sola creazione di tali immagini, realizzata senza il consenso esplicito dellɜ soggettɜ rappresentatɜ, comporterà una condanna penale e una multa illimitata, a prescindere dalla loro diffusione o meno. Inoltre, qualora tali contenuti vengano diffusi, lɜ responsabili rischiano una pena detentiva.

https://www.theguardian.com/technology/2024/apr/16/creating-sexually-explicit-deepfake-images-to-be-made-offence-in-uk

🇩🇪 La Germania mira alla sovranità digitale con soluzioni basate sul software libero

In Germania, lo stato federale dello Schleswig-Holstein si è distinto come regione all’avanguardia nella digitalizzazione con una delibera del governo per l’implementazione su larga scala del software libero LibreOffice.

Il piano prevede in futuro la sostituzione di Windows con una distribuzione desktop Linux ancora da definire, insieme ad altri programmi Microsoft con equivalenti liberi; per garantire, prima tra tutte, come riportato nel progetto di legge sulla protezione dei dati del 2021, l’implementazione adeguata della crittografia end-to-end non pienamente raggiungibile con software proprietario come quello di Microsoft.

La scienza ci dice che l’adozione di soluzioni come LibreOffice e Linux non solo migliora la sicurezza informatica, ma offre anche vantaggi in termini di costi e interoperabilità tra sistemi. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo verso la protezione dei dati dellɜ cittadinɜ e l’indipendenza tecnologica della Germania.

https://www.zdnet.com/article/german-state-ditches-microsoft-for-linux-and-libreoffice/