Ultime dal digitale

🤬 Il Corriere della Sera e i tweet d’odio

7 ore fa una persona segnalava su Reddit che, screen alla mano, il Corriere aveva cinguettato discorsi iniettanti veleno, tra odio verso l’omosessualità sino a chi in questi giorni sta protestando per affitti più bassi nelle città universitarie.

Questi messaggi, ora scomparsi, hanno generato un’ondata di indignazione, in quanto il formato di tali messaggi (nome utente falso seguito da @Corriere) apre a due possibili scenari: o Twitter ha sfarfallato (in questi giorni stanno venendo fatti dei cambiamenti sulla piattaforma), oppure il Corriere della Sera usa profili falsi per aumentare il coinvolgimento dei propri contenuti (ma chi gestisce il profilo del quotidiano ha sbagliato qualcosa).

Non è possibile determinare con certezza quale delle due ipotesi sia quella giusta, tuttavia riteniamo fondamentale che l’Ordine dei Giornalisti indaghi sull’accaduto per assicurarsi che la testata non stia disseminando odio nel Paese per aumentare le proprie entrate. Vi invitiamo perciò a inviare una segnalazione all’Ordine, nella speranza che si sia trattato di un errore della piattaforma (al momento il Corriere non ha rilasciato nessuna dichiarazione).

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https://www.odg.it/contatti

🇺🇸 In Georgia, l’esercito vuole usare la pubblicità mirata nelle scuole per reclutare nuovo personale

Documenti ottenuti dall’Intercept rivelano come la Guardia Nazionale della Georgia voglia usare la pubblicità recintata in 67 scuole superiori, per trovare nuove reclute.

La pubblicità recintata è una tecnica per tracciare inconsapevolmente tramite GPS tutte le persone in una data area per poi colpirle con annunci. In questo caso l’esercito non si limiterebbe al reclutare, bensì si metterebbe in generale sotto una buona luce, arrivando sia allɜ studenti che alle persone a loro vicino (insegnanti, genitori ecc).

La campagna punta a coloro che hanno più di 16 anni, a massimo 1 miglio dalla scuola, tuttavia la pubblicità recintata non è un metodo chirurgico: ciò porterà a colpire inavvertitamente anche persone che non rientrano nelle mire dell’esercito (come lɜ bambinɜ).

Ulteriore criticità è l’impercettibilità di tale metodo: “Se chi recluta per l’esercito stesse a fotografare lɜ studenti per poterlɜ poi identificare, i loro genitori non lo riterrebbero un comportamento accettabile”

https://theintercept.com/2023/04/16/georgia-army-national-guard-location-tracking-high-school/

🇪🇹 In Etiopia, Facebook ha ignorato le richieste di rimozione di contenuti inneggianti all’odio. Poco dopo, una persona è stata uccisa

Nell’ottobre 2021, su Facebook diventarono virali dei contenuti di diffamazione e odio, nei riguardi del professore universitario Meareg Amare. Cinque settimane dopo, questo venne ucciso.

In un Paese diviso da una guerra civile, Amare era stato bollato come un antagonista: nonostante le varie richieste di tirare giù i contenuti da parte di uno dei soci di Facebook, questi sono rimasti sulla piattaforma anche a distanza di un anno – mentre la famiglia del professore preparava una causa contro Meta.

Berhan Thyne, dell’associazione Access Now, fa notare come la moderazione di Facebook in certi Paesi si affidi a una rete volontaria con poche risorse: così facendo, l’azienda paga solo una frazione di quello che pagherebbe assumendole, probabilmente incentivata dal fatto che i ricavi provenienti da certi Paesi sono alquanto bassi (se si escludono Europa e Nord America, l’azienda incassa solo il 10% dal resto del globo).

https://www.businessinsider.com/facebooks-local-partners-say-hate-speech-stays-on-the-platform-2023-4

🇪🇺 Il lobbismo dei giganti tecnologici contro la regolamentazione sull’Intelligenza artificiale

Il rapporto pubblicato dall’Osservatorio Europeo sulle Aziende mostra come, nonostante l’agguerrita concorrenza per la supremazia del proprio modello d’intelligenza artificiale (IA), compagnie come Microsoft e Google siano estremamente unite nell’esercitare pressioni sullɜ legislatorɜ dell’Unione Europea per non applicare il suo prossimo regolamento sull’IA alle IA di uso generale (IAUG).

Il regolamento non si riferisce alle singole tecnologie, ma si basa sul rischio: sono ad alto rischio alcune aree come la giustizia, l’istruzione, l’occupazione, l’immigrazione, (e dunque soggette al più stretto livello di regolamentazione), mentre altre a basso rischio necessiterebbero solamente di aderire a un codice di condotta.

Questo approccio obbligherebbe i distributori delle IAUG a dover costantemente garantire l’uso di dati imparziali, e ad affrontare in modo proattivo i problemi di sicurezza. Aspetti che le singole società non sarebbero però in grado di garantire.

Per evitare che questi obblighi diventino legge, le grandi società hanno adottato diversi metodi di lobbismo, diretto e indiretto. Dal mascherarsi dietro a gruppi che fingono di rappresentare gli interessi delle nuove imprese (finanziate invece dai giganti tecnologici) ad altri che riuniscono espertɜ sul tema per informare la classe politica sul funzionamento dell’IA – espertɜ tra cui si celano però rappresentanti dell’industria.

https://techcrunch.com/2023/02/23/eu-ai-act-lobbying-report/

🇮🇳 Il governo indiano può ora decidere sui social cos’è una bufala e cosa no – e cancellarla

Il 6 aprile il governo indiano ha annunciato la creazione di un’unità capace di segnalare qualsiasi contenuto riguardante il governo come falso. La legge impone a piattaforme social e fornitori Internet di bloccare e cancellare tutto quello che il governo segnala loro, pena il diventare legalmente perseguibili.

Giornalistɜ, opposizioni politiche e attivistɜ sono preoccupatɜ per la propria libertà di espressione, in quanto la legge può essere abusata senza assumersi responsabilità, né prevede possibilità di fare ricorso.

https://restofworld.org/2023/indian-government-fact-check-delete-social-media/