Ultime dal digitale

🚗 Le macchine sono il prodotto peggiore quando si parla di privacy

Un’indagine di Mozilla Foundation ha analizzato le informative sulla privacy di 25 marchi automobilistici per vedere quanto questi tutelino conducenti e passeggeri: nessuno ha superato la prova.

La raccolta dati è così invasiva che alcune compagnie raccolgono “informazioni genetiche”, altre due (Nissan, Kia) informazioni sulla vita sessuale. L’84% vende o ricondivide i dati raccolti, mentre solo 2 su 25 (Renault e Dacia) danno la possibilità di poter cancellare i propri dati – nonché le uniche due che vendono solo in Europa, che impone il rispetto dell’RGPD (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati)

Le informative sono talvolta così lunghe e astruse (Toyota ne ha 12) che dopo 600 ore di lavoro Mozilla non riesce comunque a carpire informazioni base per fornire una valutazione completa. Subaru si aspetta che sia chi conduce a informare i passeggeri dell’informativa. Hyundai dice di assecondare anche le richieste informali della legge.

La peggiore fra tutte invece è Tesla, l’unica a non raggiungere mezzo punto degli standard. Per non raccogliere dati va richiesta la disabilitazione della connessione; tuttavia, senza connessione il veicolo “potrebbe non funzionare bene, danneggiarsi pesantemente e diventare inoperativo”

https://foundation.mozilla.org/en/privacynotincluded/articles/its-official-cars-are-the-worst-product-category-we-have-ever-reviewed-for-privacy/

🙊 I brutali esperimenti sui macachi fatti dalla compagnia di Elon Musk

Neuralink, la compagnia di neurotecnologie di Elon Musk, ha maltrattato le cavie per poi o far sparire le prove o nascondere queste al pubblico.

Nei registri degli esperimenti, volti a creare impianti neurali insieme all’Università pubblica della California – Davis, vengono descritti (immagini cruente) primati tremanti col cervello rigonfio e infiammato, fuoriuscente dalla scatola cranica; incapaci di reggersi in piedi, con buchi di trapano nel cranio e con difficoltà respiratorie causate dai trattamenti. Registri che molte volte non venivano compilati alla morte del macaco, con operazioni eseguite da un personale non adeguato.

L’università si rifiuta di condividere le immagini rimaste sotto chiave, perché non gioverebbero al dibattito pubblico. Tuttavia il Comitato di Fisica statunitense ricorda che tali esperimenti sono stati finanziati anche con le tasse dellɜ cittadinɜ e che “la divulgazione del materiale è di particolare importanza perché Neuralink inganna di proposito il pubblico, minimizzando la natura raccapricciante degli esperimenti”. Sempre il Comitato ricorda poi che è stata proprio la diffusione di immagini brutali che ha portato negli anni a creare la Legge statunitense per il Benessere degli Animali.

Mentre le battaglie nei tribunali continuano, Neuralink è diventata più elusiva: da quando nel 2020 è finita la collaborazione con l’università, l’azienda ha spostato le sperimentazioni in casa. Sperimentazioni, quindi, ora lontane dagli occhi indiscreti della stampa, dei gruppi animalisti e della giurisdizione a cui un’università pubblica deve rispondere

https://www.wired.com/story/neuralink-uc-davis-monkey-photos-videos-secret/

🇮🇹 Il Bel Paese svilupperà un videogioco per promuovere il turismo con l’organo di repressione digitale della Cina

Dopo aver fatto parlare di sé nella campagna Open to Meraviglia, la Venere di Botticelli torna protagonista nel nuovo accordo tra Italia e Cina per promuovere il turismo: tra i punti dell’accordo che ENIT (l’Agenzia Nazionale del Turismo) ha siglato con WeChat, figura lo sviluppo di un videogioco dedicato – appunto – alla Venere.

WeChat, lungi dall’essere una semplice app di messaggistica, è un vero e proprio strumento di controllo per il governo cinese: i suoi utilizzi per sopprimere la libertà sessuale, religiosa e in generale per esercitare sorveglianza e censura (più info qui e qui) sono noti da anni; stessa sorte per il colosso a cui risponde, Tencent, essenzialmente appendice del governo e di cui ne avevamo parlato qui

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/09/29/turismo-accordo-enit-wechat-e-la-venere-diventa-un-videogioco_cf29109d-e257-431c-b9d3-c95c60a21a87.html

🇪🇺 Un’inchiesta svela chi finanzia ChatControl, la nuova proposta di legge che potrebbe autorizzare la scansione di massa indiscriminata delle chat

💰 Thorn è una delle realtà chiave che sta finanziando varie ONG e attori per pubblicizzare ChatControl. Questa azienda produce intelligenze artificiali (IA) che scansionano immagini alla ricerca di pedopornografia, avendo perciò un grosso interesse commerciale affinché questa legge passi.

Tuttavia, come ricordano lɜ espertɜ, la scansione di massa non deve essere la soluzione, in quanto:

👉 L’IA è una tecnologia ancora prematura che produce molti falsi positivi (cioè contenuti legittimi considerati pedopornografici);
👉 La legge rischia di porre fine alla crittografia end-to-end, esponendo maggiormente l’utenza (bambinɜ inclusɜ) a criminali informatici e alla sorveglianza indiscriminata da parte di agenzie di intelligence estere;
👉 Chi spaccia pedopornografia spesso ha tutte le conoscenze per aggirare questa tecnologia.

https://balkaninsight.com/2023/09/25/who-benefits-inside-the-eus-fight-over-scanning-for-child-sex-content/

🛠 L’IPhone 14 passa da 7 a 4 nell’indice di riparabilità di iFixit

Negli anni Apple ha ristretto sempre di più la possibilità di riparare i propri dispositivi: sempre più componenti di ricambio, una volta montati, richiedono di essere autorizzati dall’azienda tramite un processo via software chiamato associazione del componente.

Per alcuni componenti come la fotocamera, se non sono prodotti ufficiali di Apple, il sistema operativo inizia a mostrare dei fastidiosi messaggi che possono incentivare l’acquirente a cambiare dispositivo.

Nonostante Apple abbia di recente appoggiato la legge per il diritto alla riparazione in California, i suoi prodotti non sono ancora sufficientemente riparabili.

https://www.ifixit.com/News/82493/we-are-retroactively-dropping-the-iphones-repairability-score-en